L’altro giorno, mentre andavo a Mondello con la mia vecchia Vespa gialla e un copricostume con un audace spacco laterale, pensavo: “Ma non sarò ridicola vestita così??” Ecco, una cosa per la quale ringrazio la mia mamma, è di avermi educato al “senso del ridicolo” massacrandomi sempre con critiche feroci, cosa che mi ha imposto un certo rigore. Anche se poi, grazie all’età che avanza, cominci a pensare: “Ma che me ne fotte…!” Certi giorni mi pesano, molto. Sarà il caldo infernale di questa estate, il sovrappeso, i troppi impegni di cui mi sovraccarico, mio figlio quasi quindicenne che mi fa impazzire…ma poi mi accorgo che non mi pesa svegliarmi presto pur addormentandomi tardi, che mi diverte andare dagli indiani a rifornirmi di bijoutteria per le mie creazioni, comprare i fiori e approntare una cena per otto persone, andare a prendere Carlo per accompagnarlo alla vela e tornare a fare la stirata, cambiare la lettiera ai gatti e passare la sera al pc per correggere e ordinare le foto fatte allo spettacolo della sera precedente e che dovranno accompagnare il comunicato stampa per i giornali… E penso che è iniziato un periodo nuovo in cui dovrò abituarmi alla mia doppia faccia, alla mia doppia vita, al mio doppio umore e alla mia doppia età. Come quando misi (verso i quarant’anni) sulla torta le candeline con il numero 18 e mio fratello, passando distrattamente, mi disse: “Ah! Ne fai 81???” Così l’anno dopo ci misi il 22 e lo lasciai basito. Quest’anno ho chiesto a Paolo di comprare un 2 e un 3. Comunque le metta mi andrà da Dio!
Sentirli o no?
- Che culo!
- Sliding doors
geraldina…sei spettacolare!