Geraldina Piazza

Fior di Loto e la macchina del gas

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Fior di loto aveva sonno, tanto sonno, e in quella stanza non c’era neanche un posto per sedersi. Sola, in un angolo, un po’ malinconica, riposava una macchina del gas. Si chiamava Scintilla, e soffriva di solitudine. Purtroppo era difficile fare amicizia con lei, soprattutto se stava lavorando. “Stai attento, non ti avvicinare” urlavano le mamme a tutti i bambini che tentavano di toccarla, e allora, sconsolata, restava immobile nel solito angolo. Fu così che Fior di Loto, frutto polposo ma assai sonnolento, la vide per la prima volta. Fu subito attirato da quel bel locale buio che invitava al riposo; non visto aprì lo sportello e vi entrò. Scintilla ne fu così contenta che per l’eccitazione si accese tutta e lo abbrustolì.

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