C’era una volta, in quel di Monreale, un umile contadino che, un giorno, fu illuminato dalla visione di Dio e della Santissima Vergine della Mercede.
Si chiamava Andrea Cassata ed eravamo nella prima metà del ‘700.
Fu così che diventò Frate Andrea ed entrò nel convento dei RR. PP. Mercedari ai Cartari dove aveva il compito di accudire il Bambinello Gesù di cera al quale era devoto. Si narra che tanta devozione intenerì il Signore che diede così al Bambino la facoltà di operare dei Miracoli.
Frate Andrea aveva il compito di girare per il quartiere in aiuto ora di una partoriente, ora di un malato terminale, sempre portando una parola di conforto e il famoso bambinello miracoloso.
Quando, un certo giorno, gli fu chiesto dalle vicine monache del Monastero del SS. Salvatore, per dar loro conforto spirituale.
Solo che, quando alcuni giorni dopo, tornò a riprenderlo, queste gli dissero, beffarde, che lo avrebbe riavuto solo quando avrebbe messo i denti. Cosa, in realtà, impossibile.
Ma, ancora una volta, ci fu il miracolo. Il Bambin Gesù apparve in sogno a Frate Andrea e gli disse di andarlo a riprendere che i dentini erano spuntati. Così, infatti, era avvenuto. E le Monache, stupite e mortificate, lo restituirono di corsa al frate scusandosi per averlo trattato male e averlo addolorato.
Non conoscevo questa storia e mi sono appassionata quando un’amica di mia madre ha regalato a mio figlio, per la prima comunione, un’offerta fatta a questo Bambinello. Era una mia richiesta personale poiché ritenevo che Carlo fosse fin troppo fortunato e non avesse bisogno di giochi o altro.
Quindi, letta la sua storia in un pieghevole sono andata a vedere questo bellissimo bambinello di cera all’interno della chiesa che lo ospita in piazza Sant’Anna visto che il convento dove allocava, nel 1923, fu abbattuto per la costruzione di via Roma.
La statuina di cera ha realmente due moncherini bianchi così come quando i bimbi mettono i primi incisivi.
Continuano, i membri della confraternita, a mandarlo in giro per la città dove chi ne fa richiesta, spera in un miracolo. E’ impegnato tutta la settimana ma, per la messa domenicale delle 11 dovreste poterlo vedere. Io sono andata più volte e si respira proprio una bell’aria.
Se invece lo vorreste a casa mettetevi il cuore in pace perché la lista d’attesa vi farebbe aspettare qualche anno…